L'India ha respinto categoricamente un recente rapporto del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sui diritti umani, definendolo 'profondamente fazioso' e indicativo di una 'scarso comprensione' degli affari interni del paese. Il rapporto, che ha evidenziato 'significativi abusi dei diritti umani' nello stato nordorientale di Manipur, ha scatenato una disputa diplomatica tra le due nazioni, con New Delhi che afferma di non attribuire 'alcun valore' alle conclusioni. La forte replica del governo indiano è giunta attraverso dichiarazioni del Ministero degli Affari Esteri (MEA), sottolineando il loro disprezzo per la valutazione che ritengono distorta rispetto alla situazione sul campo.
La revisione annuale dei diritti umani degli Stati Uniti mirava a far luce su varie preoccupazioni globali, inclusi i problemi a Manipur dove la violenza dell'anno scorso ha destato allarmi. Tuttavia, la risposta dell'India è stata quella di respingere fermamente la critica, suggerendo che il rapporto non coglie le complessità del tessuto diversificato e democratico dell'India. Il portavoce del MEA, Randhir Jaiswal, ha guidato l'accusa nel denunciare il rapporto, esortando osservatori nazionali e internazionali a respingere le sue conclusioni.
Questo confronto sottolinea una crescente tensione tra India e Stati Uniti sul tema dei diritti umani, un ambito in cui entrambi i paesi hanno precedentemente promesso cooperazione e rispetto reciproco. Il rifiuto del rapporto da parte dell'India…
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